Venerdì 14 febbraio 2025, il St. Galler Tagblatt ha pubblicato un articolo celebrativo sullo xenotrapianto di reni di maiale nell’uomo. La lettera al direttore è stata pubblicata nell’edizione di venerdì scorso.
I promotori del trapianto di organi animali nell’uomo forniscono essi stessi gli argomenti contro questa impossibile forma di terapia: fin dagli anni ’80 hanno predetto l’imminente scoperta, 45 anni dopo una paziente deve chiamarsi Superwomen perché è sopravvissuta più a lungo con un organo di maiale fino ad oggi: Ben due mesi! Ciononostante, i “pionieri” presentano la “loro” terapia con orgoglio, ma senza alcun riferimento alle innumerevoli vittime umane e animali che ha lasciato dietro di sé nel corso dei decenni. E hanno anche l’audacia di indicare le vittime minime della terapia dialitica, che sono garantite essere infinitamente più piccole delle loro vittime. A un certo punto, dopo decenni, si deve ammettere che una forma di terapia con probabilità di successo praticamente nulle anche 45 anni dopo e con un sacrificio animale eticamente discutibile è fallita e dovrebbe essere abbandonata per sempre!